Giardino giapponese: fonte di armonia

18 Settembre 2017

In un giardino giapponese vi è una pace senza eguali, ad ogni angolo si respira un’atmosfera di equilibrio tra natura e uomo. Come è possibile?

“Di chi fa distinzione fra il giardino e l’ascesi,
non si può dire che abbia trovato la via”.

Dai “Dialoghi in sogno” del monaco paesaggista Muso Kokushi.

Il giardino giapponese, un microclima di armonia

Per comprendere quella particolare armonia che si respira nel passeggiare in un giardino giapponese occorre conoscere la matrice religiosa che permea la cultura di questo popolo. L’originaria religione giapponese, lo scintoismo, da shintō «la via degli dei» contempla una profonda venerazione per la natura ed i fenomeni naturali. Il mondo non è un riflesso imperfetto di un mondo divino ma rappresenta la realtà ultima e divina. Il cosmo è armonia, l’uomo è buono, ricchezza e lavoro sono buoni; in sostanza il paradiso è qui ed ora. Già queste indicazioni forniscono una visione netta dell’uomo e del suo giardino non propriamente occidentali.

La Foce, Chianciano Terme
Kenrokuen Garden, Kanazawa Japan

Nel giardino italiano l’uomo domina la natura, rigide geometrie definiscono vari ambiti. Il giardino è uno sfondo entro i cui limiti l’uomo si muove da padrone. Nel giardino giapponese l’uomo si fonde con il giardino e vi sta in armonia. Le piante sono invitate a seguire la propria inclinazione e anche se potate come nell’arte topiaria, come nel caso dei karikomi, sembrano naturali.

Evocazione del paesaggio nel giardino giapponese

A partire dal VI secolo in Giappone la religione ufficiale divenne il buddismo, attraverso questa influenza culturale, lo stile cinese venne adottato anche in Giappone nell’architettura e nei giardini. Il paesaggio entra nel giardino con elementi naturali miniaturizzati, laghetti dalle forme sinuose, composizioni di rocce. Nel tempo evolve una ricerca del giardino zen, luogo di serenità protetto dalle tribolazioni del mondo di fuori in cui trovare spazi di meditazione.

Aspetti contemplativi di famosi giardini giapponesi

Il monaco paesaggista Muso Kokushi riorganizzò molti giardini principeschi e nel periodo Nara trasformò quello del principe Shotoku nel famoso tempio del muschio, uno dei Patrimoni Culturali dell’Unesco al cui interno si trovano un centinaio di tipi diversi di muschio. Nel tempio giardino, oltre al tappeto di muschio e agli alberi intorno ad un laghetto, si trova una evocazione dell’acqua in forma di una cascata secca, con rocce disposte a simulare isole in un mare di ghiaia circondato da sassi piani, ideali per praticare Zazen, la meditazione seduta.

Daisen-in

Giardino secco

L’aspetto di evocare l’acqua attraverso le cascate secche venne ulteriormente enfatizzato nei “giardini aridi”, detti; “karensansui”. In questi giardini giapponesi, la ghiaia veniva sagomata in trame grafiche con speciali rastrelli e l’azione stessa della manutenzione era già meditazione. Alcuni famosi giardini aridi del XVI secolo, tutti collocati a Kyoto, sono il Daisen-in, il Ryogen-in, ed ilRyōan-ji , il più meditativo e con una componente evocativa di paesaggio ridotta alla sua essenza, minimalista. All’interno del Daisen-in, la suggestione evocativa dell’acqua raggiunge livelli sublimi grazie all’uso sapiente del rastrello sulla ghiaia in forme sinuose. Grazie poi alla tecnica della “vista concentrata” le pietre e gli elementi vegetali (pini nani e camelie) vengono sapientemente posizionate in modo da ricreare, come paesaggio in miniatura, un torrente che scorre fra le montagne.

Kyoto-Ryōan-ji

Il giardino giapponese come fonte di ispirazione

Siamo affascinati dalla filosofia orientale e nel giardino giapponese troviamo tracce stimolanti per la nostra progettazione. L’uso della ghiaia pettinata ad arte può costituire un buon esempio di evocazione dell’acqua anche in un giardino occidentale. La gestione dell’acqua a volte può essere complicata anche per la manutenzione, e l’uso della ghiaia può essere un ottimo escamotage. Anche l’uso delle piante secondo una declinazione “giapponese” può essere un ottimo stimolo per dare naturalità ad un giardino. Non cambia il lavoro di progettazione, si fa solo in maniera che le piante del progetto sembrino nate lì, intorno a quella pietra, come le pietre inserite vicino alla piscina nel nostro Progetto giardino per villa nel Chianti.

Erigeron e cerastium intorno alla pietra
Cerastium e pietra nel nostro progetto nel Chianti

AUTORE