Scopriamo insieme il Giardino storico delle Marselli, in un assaggio tratto dal “Quadrotto” dedicato al giardino di Montefollonico curato dal nostro Studio che sarà pubblicato questo dicembre.
Sempre, per lui, in primo piano una barriera, una torre, una siepe, ma, oltre, gli spazi infiniti, dove l’anima si perde.
Nel Leopardi di Iris Origo ritroviamo tutti gli elementi caratterizzanti il giardino delle Marselli; la barriera, la torre, la siepe e gli spazi infiniti. Leopardi scrisse L’infinito nel 1819, pressoché negli stessi anni della costruzione del giardino. Il limite dell’oltre, che la poesia introduce con tanta grazia, la privazione momentanea di infinito è la vera salvezza, poiché generatrice di desiderio, di andare oltre e qui, nel giardino magico delle Marselli, questo incanto lo si prova tutto.

Cartolina di Montefollonico con in primo piano il Giardino delle Marselli (1953) (A. Tonini)
IL GIARDINO STORICO DELLE MARSELLI
Il giardino storico delle Marselli si trova nel borgo di Montefollonico, frazione del Comune di Torrita di Siena, caratterizzato dalla fisionomia tipica dell’abitato fortificato di epoca medioevale. Ancora debolmente interessato dallo sviluppo del settore turistico della regione, il paese ha conservato il carattere di luogo di pace e tranquillità sconosciuto ai più.
Per ricostruire la storia del giardino, ci siamo basati su documenti d’archivio, fotografie storiche e sulle testimonianze di chi ci ha vissuto. Il materiale raccolto è confluito nel “Quadrotto” dedicato al giardino, piccolo volume nel quale ripercorriamo l’evoluzione del giardino dalla sua nascita nel 1816 a oggi.
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Il Giardino nacque in un’epoca in cui l’arte del giardino sperimentò grandi trasformazioni stilistiche, e, in controcorrente rispetto alle mode dell’epoca che prediligevano lo stile paesaggistico inglese, anticipò di un secolo il recupero dello stile formale che ha caratterizzato il primo Novecento. La sua storia fa da sfondo ad un paesaggio straordinario, frutto dell’impegno e della fatica di intere generazioni di agricoltori.

Panorama sulla Val di Chiana dal Giardino delle Marselli
IL GIARDINO STORICO COME UN COMPLESSO DINAMICO
I giardini storici sono quasi sempre il risultato di interventi che si sono sovrapposti nei secoli, di vicende che spesso ne hanno alterato il disegno, inseguendo i cambiamenti di stile, di gusto e di moda. I giardini si sovrappongono alle storie familiari dei loro proprietari e dei loro giardinieri, come tali, ne rispecchiano la sensibilità, le sorti economiche e le fortune sociali, in bene o in male. Poi, la materia prima che costituisce la componente costitutiva dei giardini, le piante, oltre a possedere un ciclo vitale variabile a seconda della specie, ha un comportamento dinamico non conciliabile facilmente con la statica permanenza delle architetture. Il giardino storico è quindi per definizione, così come ogni spazio che integri una componente vegetazionale e biologica, un complesso dinamico. Per approfondire il tema dell’evoluzione stilistica del giardino italiano date un’occhiata al nostro articolo dedicato allo stile del giardino italiano contemporaneo.

Veduta a volo d’uccello del Giardino delle Marselli (M. Spinelli)
L’EVOLUZIONE DEL GIARDINO E DEL PAESAGGIO
Sia il giardino che il paesaggio circostante hanno subito negli ultimi decenni delle trasformazioni interessanti, anche per motivazioni almeno in parte simili. In entrambi gli ambiti infatti l’aumentato costo della manodopera ed il parallelo sviluppo della meccanizzazione hanno comportato una “semplificazione” del disegno dei campi e delle aiuole e una riduzione delle pratiche meno meccanizzabili.
Nel caso del giardino di Villa Marselli questi effetti si sono probabilmente limitati alla ridotta manutenzione di alcune strutture quali i manufatti idraulici o alcune architetture verdi, per limitare i costi eccessivi degli interventi manuali.
Il passaggio all’agricoltura moderna, ha invece profondamente trasformato il paesaggio agrario, comportando l’ampliamento delle superfici dei campi, la rimozione di gran parte delle colture promiscue, delle alberate, e di altri elementi che in qualche modo rendevano meno efficiente e produttiva l’agricoltura.
UNO SGUARDO AL FUTURO
A Villa Marselli, come testimoniano le foto d’epoca, sembra proprio che i proprietari che si sono succeduti nel tempo abbiano sempre investito molto nella cura e manutenzione del giardino. Questo primo studio del giardino vuole quindi fornire gli elementi preliminari oltre che alla conservazione del giardino anche al suo, eventuale, pieno recupero e, al contempo, celebrarne i due secoli dalla realizzazione.

Planimetria del giardino così come si presenta oggi

Locandina dell’evento
Sabato 9 dicembre 2017, in occasione della Festa del Vinsanto a Montefollonico, il “Quadrotto” dedicato al Giardino delle Marselli, curato dal nostro Studio, sarà presentato dal Prof. Giovanni Cipriani alle ore 16.00 al Ristorante “La Costa” Salotto letterario.
Sulla pagina Facebook della Pro Loco di Montefollonico è possibile reperire tutti i dettagli della manifestazione.

Socio e fondatore dello Studio
Alberto Giuntoli si laurea a Firenze con una tesi sul restauro del giardino rinascimentale di Boboli e acquisisce il suo PhD alla University of Essex. Accademico dei Georgofili, da alcuni anni è Professore incaricato presso l’Università di Firenze dove insegna al Master di paesaggistica ed a Scienze dell’ambiente e gestione del verde. Alberto Giuntoli è International member della American Society of Landscape Architects (ASLA), direttore della rivista di giardini ed orticoltura il Bullettino, e presidente della Società Toscana di Orticultura la più antica associazione di orticoltura italiana. Il poco tempo libero lo passa studiando giardini e paesaggi dai quali imparare.