Enabling garden: curarsi in giardino

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6 Agosto 2021

L’enabling garden si configura come uno spazio che, opportunamente progettato e gestito da esperti nel campo dell’ortoterapia, consenta a persone di ogni età e abilità di svolgere il giardinaggio e la coltivazione delle piante. Scopriamo insieme le sue principali caratteristiche.

L’enabling garden è nato e si è sviluppato nei paesi anglosassoni, nel Nord America e in Australia negli anni Settanta del Novecento. Negli ultimi trent’anni, contestualmente con l’affinarsi delle pratiche di horticultural therapy, ad esso si sono avvicinate con successo anche molte persone della terza età. Alcune tra le prime esperienze digiardinaggio senza barriere furono realizzate da Gene Rothert, Horticulture Manager del Chicago Botanic Garden. Lui stesso in sedia a rotelle e terapista orticolturale, grazie alla sua attività presso l’orto botanico fu aperto nel 1999 il Buehler Enabling Garden.

Principali elementi di un enabling garden

L’idea alla base di questi spazi è fare in modo che tutti possano godere dei benefici fisici e mentali derivanti dal giardinaggio. La caratteristica principale dell’enabling garden è quindi l’assenza di qualsiasi tipo di barriera che impedisca o renda difficoltoso l’accesso alle persone affette da disabilità permanenti o temporanee. Per questa ragione è necessario porre particolare attenzione alla tipologia di pavimentazione. Essa deve essere sufficientemente dura e drenante, in modo da evitare cedimenti del terreno. I collegamenti tra le diverse zone e i percorsi devono essere chiari e diretti, per facilitare lo spostamento dei non vedenti e degli ipovedenti. Cambiamenti nella tessitura dei materiali segnalano cambi di direzione, incroci o la presenza di cartelli informativi. Il dimensionamento dei vialetti deve essere effettuato tenendo conto delle necessità spaziali della carrozzina, e la loro pendenza non deve mai superare il 5%. In alcune zone può essere necessario disporre anche di corrimano come supporto aggiuntivo.

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L’orto sospeso

La vera particolarità di questo tipo di giardini è rappresentata dai supporti per la coltivazione. Essi devono essere progettati considerando le capacità di movimento dei disabili che lo frequenteranno, per garantire accessibilità e sicurezza. Per questo motivo si utilizzano strutture apposite, quali i letti di coltivazione rialzati, i contenitori, i supporti pensili, i pergolati e il verde verticale. Particolare attenzione deve essere posta nella disponibilità di strumenti adeguati alle capacità motorie dei fruitori. Potranno quindi essere impiegati attrezzi da giardinaggio modificati secondo la necessità. Come in ogni area verde deve essere garantito l’approvvigionamento idrico, deve essere presente un locale con funzione di deposito per gli attrezzi, un piazzale sufficientemente ampio dove raggruppare i contenitori e potersi muovere agevolmente, e infine un servizio igienico accessibile nelle vicinanze.

Giardino sospeso all’interno del Buehler Enabling Garden

Un caso studio: il Buehler Enabling Garden

Probabilmente il più conosciuto nel mondo, è situato all’interno del Chicago Botanic Garden. Il giardino occupa una superficie di circa 1000 mq. Nelle sue ridotte dimensioni, questo spazio riesce a racchiudere tutte le strutture adatte al giardinaggio per tutte le età e abilità. Troviamo infatti letti rialzati, contenitori pensili, verde verticale, un deposito per gli attrezzi specifico per i disabili, e un padiglione per le lezioni all’aperto.

Il giardino è utilizzato come esposizione permanente e come centro di studio di programmi di terapia orticolturale. Trattandosi comunque di un giardino all’interno di un orto botanico, ogni pianta è segnalata con una targhetta che ne riporta il nome scientifico, mentre all’ingresso è presente una mappa in rilievo per i visitatori non vedenti.

FONTI

  • CPA STAFF, The Enabling Garden, in Canadian Blind Monitor v. 13 – Travel a cura di The Alliance for Equality of Blind Canadians, Fall 2002.
  • JOHANSSON, S., CHAMBERS, N., A Children’s PlayGarden at a Rehabilitation Hospital: A Successful Collaboration Produces a Successful Outcome, in LATIS Forum on Therapeutic Garden Design a cura di ASLA, 2005, pp. 14-23.
  • LANCERIN, L., Il verde è di tutti, Schede tecniche per la progettazione e la realizzazione di aree verdi accessibili e fruibili, Regione Veneto, 2003, p. 35.
  • ROTHERT, G., The Enabling Garden, A Guide to Lifelong Gardening, Taylor Publishing Company, Dallas 1994. Chicago Botanic Garden

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