Due giorni di riflessioni e esercitazioni al Festival dell’Energia e del Design per progettare giardini dedicati ai più piccoli, grazie al workshop Firenze en plein air, 30 Ottobre – 1 Novembre 2015.
Il Festival dell’Energia e del Design di Firenze alla Leopolda ci coinvolge con l’idea di un workshop focalizzato sul progettare giardini per bambini. Il workshop coinvolge 15 studenti / neolaureati /giovani professionisti appassionati. Dopo una mia introduzione si comincia e per un giorno intero i ragazzi lavorano intensamente mentre io gli faccio da spalla. Tutti bravi e pieni di idee.
Il giorno successivo si presentano le soluzioni emerse per progettare giardini per bambini e altro, e se ne discutono i diversi argomenti in un talk show pubblico dal titolo “La città a misura di bambino”. Interessante la questione che sorge durante il talk show con l’Assessore allo Sport del Comune di Firenze Andrea Vannucci, sulla diversa visione delle aree per bambini. Io sono per ampi spazi, aperti a possibili soluzioni estemporanee (tipo magliette in terra come porticine del calcio) e solo poco spazio per lo sport istituzionale mentre l’Assessore tende a preferire gli spazi organizzati, anche perché sente la pressione delle famiglie ansiose per i figli che giocando in un prato (e non in un campo di erba sintetica o di gomma) si sbucciano le ginocchia. Per quanto riguarda la manutenzione dei giardini: Tutti concordiamo che gli spazi verdi dovrebbero essere di più e meglio mantenuti, quest’ultimo aspetto, in Italia, pare sia un problema irrisolvibile, ma di manutenzione dei giardini se parla un’altra volta.
Si è parlato molto del Giardino Volante, l’interessante esperimento della città di Pistoia promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e coordinato da Stefania Gori. Difficile però far dialogare gli artisti contemporanei, spesso lontani dai nostri sensi se non concettualmente, con i bambini pura fusione di corpo e mente. Credo che i giochi, anche se opere d’arte debbano far divertire, gli artisti dovrebbero creare qualcosa e poi giocarci davvero per vedere se sono riusciti nell’esperimento.
Il giorno dopo ancora partecipo ad un altro talk show insieme a Pietro Laureano, architetto, urbanista e consulente UNESCO. Si parla di acqua, di quanto manca e di quali danni provochi quando è troppa. Interessante il suo punto di vista sul fatto che esistano conoscenze tradizionali della gestione del ciclo idrico che, se riscoperte e attualizzate, migliorerebbero, di molto, l’efficienza nell’utilizzo dell’acqua. Concorde con il punto di vista di Pietro, ho ritenuto importante sottolineare l’importanza di cambiare il modo di costruire le città, arricchendole con più tetti verdi e rain gardens. Anche questo è un tema ostico nell’italico paese, perché chi giudica i nuovi progetti, spesso, non è in grado di discernere tra le chiacchiere e le cose serie e quindi si fa abbindolare dalle chiacchiere! Abbiamo provato a metterci una pezza con il software SmartUrban ma la strada è ancora in salita.
Abbiamo avuto davvero un confronto interessante, i bambini sono sempre trascurati in città. Si pretende di addomesticarne ogni attività senza lasciar loro lo spazio necessario per potersi esprimere con i giochi e con la fantasia. Belli i muri bianchi per pitturare e colorare proprio per lasciare spazio alla fantasia. E’ sempre importante parlare e confrontarsi ma il workshop con gli studenti è stato un momento importante, la trasmissione di un mestiere passa dalla bottega e non solo dalle parole!
Sul sito web del FED potete trovare tutte le informazioni sugli ospiti che hanno partecipato e gli argomenti trattati nei workshop e nelle conferenze: fedfirenze.it
Per maggiori informazioni sul software SmartUrban visitate il sito dedicato: www.smarturban.it
Si ringrazia Sideways per le riprese video e il servizio fotografico.
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