Come utilizzare le graminacee perenni nei giardini contemporanei?

17 Maggio 2020
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Le graminacee perenni sono sempre più utilizzate durante la progettazione dei giardini perché sono piante molto affascinanti e versatili. Vedremo quali sono i punti di forza di queste piante e come utilizzarle in ogni giardino , grazie alle loro tessiture colori e trasformazioni stagionali.

Il nome graminaceae (o poacee), deriva dal latino gramen e significa “erba”, a questa famiglia appartengono il grano, il riso il granturco, l’orzo ed il farro, cereali fondamentali per l’alimentazione umana. Sono distribuite in tutto il mondo e adattate agli ambienti più diversi.

Sono entrate nella progettazione paesaggistica in epoca relativamente recente, in Italia fino gli anni 60 praticamente erano introvabili, mentre in Germania e ancora di più in Inghilterra erano già disponibili sul mercato. Un grande pioniere nell’utilizzare sia le graminacee che le altre erbacee perenni a scopo ornamentale è stato certamente Piet Oudolf, i molti parchi da lui progettati in tutto il mondo ( Lurie Garden al Millennium Park per citarne uno) , ne mostrano le innumerevoli qualità.

Purtroppo le stesse qualità che le rendono un valore aggiunto nella moderna progettazione (rusticità, assenza di problemi fitopatologici, …) sono connesse alla loro potenziale invasività nei nuovi ambienti in cui sono arrivate, e in certi casi questo ha rappresentato un problema. Prevale comunque l’aspetto positivo dell’uso di queste piante per poter ottenere una progettazione stilisticamente molto ricca e differenziata.

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Graminacee perenni in gruppo, Stipa tenuifolia, Pennisetum alopecuroides, Pennisetum orientale Karley Rose

I punti di forza delle graminacee perenni nella progettazione

I motivi per cui inserire le graminacee perenni in una moderna progettazione sono molteplici e riguardano aspetti funzionali ed estetici.

  • Le graminacee perenni sono piante rustiche,molte tollerano la siccità e risultano resistenti alle malattie. Grazie a queste qualità risultano facili da coltivare e presentano bassi interventi di manutenzione.

  • Possiedono molta versatilità anche nella particolare veste che assumono nel susseguirsi delle stagioni. Alcune quando seccano rimangono ‘congelate’ con un indubbio fascino che arriva ad esprimere la sua veste migliore in un paesaggio innevato del pieno inverno.

  • Sono l’ideale per creare in un giardino contrasti, punti di luce e un effetto movimento. In queste piante non cerchiamo il momento della fioritura, i fiori infatti non sono appariscenti, ma la loro veste fogliare. Il loro portamento morbido e mosso dal vento dipende dalla forma delle foglie, lunghe e strette. Questa sinuosità insieme al colore che cambia, con il passare delle stagioni, le rende molto importanti per creare composizioni vegetali miste. Le loro tessiturecosì particolari formano un particolare contrasto con piante sempreverdi, dalla presenza quasi strutturale in un giardino. Da lontano possono dare la sensazione di fontane vegetali, con il portamento che hanno. Anche accanto alle rose formano connubi molto interessanti.

  • Esteticamente molto versatili si adattano a tutti gli stili di progettazione,grazie alla loro capacità di aggiungere altezza, struttura, teatralità. Presentano una notevole velocità di crescita, alcune specie risultano adatte agli spazi in pieno sole altri per l’ombra e con il passare delle stagioni possono costituire un elemento interessante mentre il resto del giardino risulta dormiente.
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Gruppi di graminacee perenni

Analisi ed utilizzi delle graminacee perenni

Analizziamo nel dettaglio alcune specie e capiamo insieme come potrebbero essere inserite in un giardino.

  • In alcuni casi l’uso di una specie con portamento molto compatto come Panicum virgatum funziona come elemento di stacco quasi fosse solida. Utilizzabile in alternativa ad un masso decorativo o una statua, elementi di arredo di molti parchi e giardini. Molte le varietà che si trovano in commercio, ad esempio il Panicum virgatum ‘Northwind’ ha un bel fogliame grigio-verde-blu in estate , poi vira ad un giallo-arancio in autunno. In questo caso la pianta, anche da sola, riesce ad offrire una presenza scenica multi stagionale.

     

  • Altre graminacee risultano regali, come la Cortaderia selloanache produce un grande effetto se posizionata in gruppi o in forma di siepi, essendo sempreverde, la sistemazione in questo caso assume un carattere permanente nel giardino. Lo stesso risultato lo si può ottenere con un altra graminacea, come il Miscanthus sinensis ‘Rosi’ che essendo spogliante può servire per creare un effetto siepe solo stagionale.

     

  • Molto eleganti anche in vasi decorativi, sia di terracotta oppure colorati, per avere delle composizioni moderne. Ad esempio la Stipa tenuissima, o il Pennisetum orientale ‘Karley Rose’, possono essere utilizzate da sole o in gruppi in combinazioni con altre specie, anche da fiore che valorizzino i contrasti di colore. Molto suggestiva l’Hakonechloa macra che anche in vaso garantisce un tocco di finezza ad un angolo un po’ in ombra del vostro giardino. Se avete spazio in piena terra , in zone all’ombra, formerà delle bordure tondeggianti molto decorative.

     

  • Ricordiamo anche il valore “sonoro“ delle graminacee perenni,nei giorni ventilati possono creare delle increspautre ondose. Onde basse con piante basse come il Carex o la Stipa, oppure onde alte fluttuanti con piante più alte come la Muhlenbergia capillaris, infatti avendo delle foglie molto leggere, sentono anche una brezza leggera, che le anima facendo una piacevole compagnia in giardino.

     

  • Se utilizzate in gruppo creano effetti molto suggestivi, le vediamo qui sotto in un nostro progetto a Radda in Chianti , presso una pergola di glicine.

Creare contrasti di colore con le graminacee perenni ornamentali

Entriamo nel merito delle qualità di alcune specie nel creare accostamenti particolari nel giardino con arbusti e ad altre piante perenni.

  • L’utilizzo delle graminacee perenni rafforza il minimalismo di alcuni progetti.Accanto alle rigide forme geometriche, come cubi o sfere, degli arbusti sempreverdi creano un ottimo contrasto. Le loro tessiture con trame sottili si muovono accanto alle forme immobili delle piante topiate. I colori, che sfumano dal verde brillante della primavera estate ai toni gialli marroni dell’autunno esaltano il verde delle sempreverdi cui sono accanto.

  • Un semplice contrasto si può creare conStipa tenuifolia abbinata a delle piante di bosso magari già formate in forma di palle o cubi. In altri casi la composizione può essere costruita con sole piante erbacee, come il miscanto e la stipa abbinati ad agapanti tulbaghie e sedum.

Come cambiano le tessiture ed i colori delle erbacee perenni nelle stagioni. In questo caso le tessiture si stratificano fra loro ed i colori producono un cromatismo speciale nel corso del tempo. Ecco cosa succede spostandosi verso l’autunno, domina l’effetto pastello, in questa stagione l’attenzione è rivolta tutta al miscanto.

Le graminacee perenni nei prati intorno a noi: la nostra ispirazione!

Le graminacee perenni hanno un grande fascino in tutte le stagioni risultando un alleato prezioso nella progettazione di giardini capaci di emozionare ogni periodo dell’anno!

Il nostro amore per le graminacee perenni si rafforza anche osservando i prati intorno a noi, dai toni verdi brillanti della primavera per arrivare a quelli giallo dorati a volte marrone o perfino rosso ruggine dell’autunno inoltrato.

Consapevoli che in alcuni casi le graminacee ornamentali sono diventate un problema in alcuni contesti, per la loro invasività, non per questo ci sentiamo di escluderle dalla progettazione. Tutte le piante vanno monitorate. Ricordiamoci poi che il nostro paesaggio odierno è molto antropizzato. Il paesaggio risulta dall’azione dell’uomo sul territorio in interventi stratificati nel tempo. Molte piante che caratterizzano il territorio di alcune regioni italiane fino a farlo diventare un’icona, i cipressi e gli olivi toscani, le palme e gli agrumi della Sicilianon sono autoctone, ma introdotte in tempi più o meno lontani per i motivi più svariati, uno fra tutti il collezionismo botanico. Riflettiamoci quando difendiamo il paesaggio cui siamo abituati e che è il prodotto di una moda di una stagione lontana che per vari motivi ha messo radici profonde!

Interessante l’analisi del Professore e amico, Stefano Mancuso, sul tema dello spostamento delle piante, anche sulle nostre graminacee. Ce lo spiega in questo video in cui ci parla del suo libro “L’incredibile viaggio delle piante”,

“ ….Un’altra fuggitiva dalla storia appassionante è una piccola migrante abissina conosciuta con il nome di Pennisetum setaceum. Si tratta di una graminacea perenne alta poco più di un metro, che produce una spighetta piumosa e morbida (da ciò il nome setaceum), molto bella, inizialmente di colore rosa scuro, che durante la maturazione sfuma schiarendosi nelle varie tonalità del rosa, trasformando la pianta in una delicata sinfonia di colori

FONTI

  • L’incredibile viaggio delle piante di Stefano Mancuso Editori Laterza
  • The Encyclopedia of Grasses for the Livable Landscape di Rick Darke 

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