Le graminacee perenni sono sempre più utilizzate durante la progettazione dei giardini perché sono piante molto affascinanti e versatili. Vedremo quali sono i punti di forza di queste piante e come utilizzarle in ogni giardino , grazie alle loro tessiture colori e trasformazioni stagionali.
Il nome graminaceae (o poacee), deriva dal latino gramen e significa “erba”, a questa famiglia appartengono il grano, il riso il granturco, l’orzo ed il farro, cereali fondamentali per l’alimentazione umana. Sono distribuite in tutto il mondo e adattate agli ambienti più diversi.
Sono entrate nella progettazione paesaggistica in epoca relativamente recente, in Italia fino gli anni 60 praticamente erano introvabili, mentre in Germania e ancora di più in Inghilterra erano già disponibili sul mercato. Un grande pioniere nell’utilizzare sia le graminacee che le altre erbacee perenni a scopo ornamentale è stato certamente Piet Oudolf, i molti parchi da lui progettati in tutto il mondo ( Lurie Garden al Millennium Park per citarne uno) , ne mostrano le innumerevoli qualità.
Purtroppo le stesse qualità che le rendono un valore aggiunto nella moderna progettazione (rusticità, assenza di problemi fitopatologici, …) sono connesse alla loro potenziale invasività nei nuovi ambienti in cui sono arrivate, e in certi casi questo ha rappresentato un problema. Prevale comunque l’aspetto positivo dell’uso di queste piante per poter ottenere una progettazione stilisticamente molto ricca e differenziata.
I motivi per cui inserire le graminacee perenni in una moderna progettazione sono molteplici e riguardano aspetti funzionali ed estetici.
Analizziamo nel dettaglio alcune specie e capiamo insieme come potrebbero essere inserite in un giardino.
Entriamo nel merito delle qualità di alcune specie nel creare accostamenti particolari nel giardino con arbusti e ad altre piante perenni.
Come cambiano le tessiture ed i colori delle erbacee perenni nelle stagioni. In questo caso le tessiture si stratificano fra loro ed i colori producono un cromatismo speciale nel corso del tempo. Ecco cosa succede spostandosi verso l’autunno, domina l’effetto pastello, in questa stagione l’attenzione è rivolta tutta al miscanto.
Le graminacee perenni hanno un grande fascino in tutte le stagioni risultando un alleato prezioso nella progettazione di giardini capaci di emozionare ogni periodo dell’anno!
Il nostro amore per le graminacee perenni si rafforza anche osservando i prati intorno a noi, dai toni verdi brillanti della primavera per arrivare a quelli giallo dorati a volte marrone o perfino rosso ruggine dell’autunno inoltrato.
Consapevoli che in alcuni casi le graminacee ornamentali sono diventate un problema in alcuni contesti, per la loro invasività, non per questo ci sentiamo di escluderle dalla progettazione. Tutte le piante vanno monitorate. Ricordiamoci poi che il nostro paesaggio odierno è molto antropizzato. Il paesaggio risulta dall’azione dell’uomo sul territorio in interventi stratificati nel tempo. Molte piante che caratterizzano il territorio di alcune regioni italiane fino a farlo diventare un’icona, i cipressi e gli olivi toscani, le palme e gli agrumi della Sicilia, non sono autoctone, ma introdotte in tempi più o meno lontani per i motivi più svariati, uno fra tutti il collezionismo botanico. Riflettiamoci quando difendiamo il paesaggio cui siamo abituati e che è il prodotto di una moda di una stagione lontana che per vari motivi ha messo radici profonde!
Interessante l’analisi del Professore e amico, Stefano Mancuso, sul tema dello spostamento delle piante, anche sulle nostre graminacee. Ce lo spiega in questo video in cui ci parla del suo libro “L’incredibile viaggio delle piante”,
“ ….Un’altra fuggitiva dalla storia appassionante è una piccola migrante abissina conosciuta con il nome di Pennisetum setaceum. Si tratta di una graminacea perenne alta poco più di un metro, che produce una spighetta piumosa e morbida (da ciò il nome setaceum), molto bella, inizialmente di colore rosa scuro, che durante la maturazione sfuma schiarendosi nelle varie tonalità del rosa, trasformando la pianta in una delicata sinfonia di colori
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